Nella fase precedente agli scavi questo si presentava come un enorme cumulo costituito da terra, pietra e ciottoli diviso da dodici costolonature radiali, realizzate in pietre di notevole dimensioni. La necropoli, individuata a seguito dell’azione di scavatori clandestini, aveva un diametro di 50 m con un’elevazione di 3,70 m dal piano di campagna e presenta circa 254 tombe rinvenute fino ad oggi, realizzate in fosse terragne circoscritte da grossi pezzi di pietre calcaree, il cui arco cronologico va dalla fine del IX sec. a.C. al II - I sec. a.C., in un periodo quindi successivo alla romanizzazione.
I corredi funerari sono molto semplici, per il periodo arcaico, e sono caratterizzati dalla quasi totale assenza di ceramica.
Un ambizioso e suggestivo progetto in attesa di finanziamento propone la musealizzazione dell’intera area del tumulo attraverso la realizzazione di un volume ricoperto da uno strato di terriccio e zolle erbose che nell’aspetto esterno riproponga la conformazione del tumulo originario, ospitando all’interno la zona espositiva.
Dal tumulo è consigliata una digressione nel paese di Corvaro per una visita al Museo Archeologico, in fase di completamento. Il complesso programma funzionale del museo prevede l’esposizione secondo itinerari tematici della grandissima quantità di ritrovamenti provenienti dai tumuli di Corvaro, di Cartore e dalle altre aree archeologiche della zona.
|