È descritta da Virgilio nel VII Libro dell’Eneide con le seguenti parole (nella classica traduzione di Annibal Caro): Calò di Nerse e de’ suoi monti alpestri / Ufente, un condottier ch’era in quei tempi / di molta fama e fortunato in arme./ Equicoli avea seco, la più parte / orrida gente, per le selve avvezza / cacciar le fere, adoperar la marra, / arar con l’armi in dosso, e tutti insieme / viver di cacciagioni e di rapine. Inoltre, Plinio il Vecchio nel XXV libro della grande enciclopedia della Naturalis Historia accenna all’erba consiligo, che cresceva in Aequicolis circa vicum Nervesiae. Vi erano delle terme, un teatro, un foro ed una necropoli. Era praticato il culto a Giove, a Giunone, a Marte, a Ercole e a Mitra. Numerose sono le epigrafi rinvenute in tutto il territorio circostante, testimonianti della grande importanza che Nerse ebbe anticamente.
Importanti reperti visibili presso l'Agriturismo Morelli (Via Della Liberta',14 - Pescorocchiano, RI - 02024).
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