Emidio Antonini è l’unico personaggio storico della Valle del Salto ad essere citato nell’Enciclopedia degli italiani e fu un abile diplomatico borbonico, ultimo ambasciatore del Regno delle Due Sicilie a Parigi. Tra il 1830 e il 1845 circa, restaurarono l’imponente palazzo, ove alloggiarono famosi intellettuali come l’italiano Carlo Botta o il viaggiatore inglese Sir Richard Keppel Craven, ed eressero la chiesa di S. Raimondo Nonnato, oggi con il titolo di parrocchia S. Silvestro, alla quale lavorarono diversi affermati artisti romani, tra i quali l’architetto Giovanni Azzurri e lo scultore Giuseppe Lucchetti. Il complesso è pertanto uno dei monumenti della Valle del Salto. Nel 1861 il Palazzo fu sede del Quartier Generale delle masse reazionarie filo-borboniche che contrastarono le truppe sabaude.
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