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Il territorio della Comunità Montana Salto-Cicolano, si sviluppa per ha. 50.000, in provincia di Rieti, ai confini con l’Abruzzo. La popolazione ammonta a 13.000 abitanti, residenti nei sette comuni facenti parte della Comunità.
Il territorio montuoso e fortemente boscato, (è una propaggine della dorsale centrale appenninica), concede comunque spazi non infrequenti a rilievi più morbidi, ad altopiani e a valli, in un gioco paesaggistico nel quale entrano distese lacustri naturali, o artificiali come quella del lago Salto, ma anche ruscelli e fiumi che danno origine, proprio per la natura rupestre dei luoghi, a forre selvagge, a cascate, ad anfratti ed orridi, spettacolari e coinvolgenti.
In questa natura selvaggia ed incontaminata, trovano vita lupi, volpi, martore, istrici e tra i volatili gufi, astori, picchi e, nella Riserva dei Monti Navegna e Cervia, l’aquila reale.
In questi siti abitarono fin dalla preistoria-protostoria, gli Equicoli, che alcune epigrafi e molte testimonianze letterarie, pur tra comprensibili incertezze o contraddizioni, ci rivelano sostanzialmente essere etnia antichissima (discordanze sulla sua autoctonia o derivazione Equa sono tuttora in essere tra gli studiosi) che aveva fin dal VII° sec. a.C. un sistema politico basato su prìncipi o monarchi e che appartenne alla koinè (lingua e cultura comune) osco-umbro-sabina che si sviluppò nella fascia mediana della penisola italica durante il secolo suddetto.
Vestigia monumentali e tanti altri reperti artistico-artigianali, afferenti il periodo preromano, il romano, l’alto e basso Medioevo e il Rinascimento, definiscono ancora oggi ambienti, città, necropoli, fortificazioni ed attività di questa antiqua gens.
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