• L.R. 22/12/1999 n.40
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  • Le vie del Sacro
  • Le vie di Alta Quota
  • Alla scoperta delle Origini
  • Le Terre di Confine
  • Percorsi Blu
  • Area di Servizio Oiano
         (SR 578 Rieti-Torano)


  • Area di Servizio Corvaro
         (SR 578 Rieti-Torano)


  • Uffici VII Comunità
         Montana

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    VALLE DEL SALTO-CICOLANO
    Itinerari da scoprire nel cuore del centro Italia
    Le vie di alta quota
    Alla scoperta degli altipiani e dell'arco montano

    L’itinerario, per le sue valenze ambientali, funzionali e relazionali, costituisce il principale strumento di ricomposizione dei valori e di ridefinizione di un’offerta integrata montagna-storia locale-attività produttive-identità culturale che il territorio della Valle del Salto offre. 

    Non v’è dubbio che per questo itinerario l’elemento principale è quello ambientale, con il monte Nuria, i monti della Duchessa e la sua varietà di siti paesaggistici e di risorse naturalistiche. Intorno ai massicci, sulle pendici, si trovano una serie di attestamenti storici dell’insediamento umano, come il castello sull’altopiano di Rascino, la grotta di S. Nicola nei pressi di Capradosso, i romitori che punteggiano le pendici della Duchessa, l’oppidum di Monte Frontino sopra S. Stefano di Corvaro, dai quali si snodano i principali percorsi di penetrazione nel contesto montano. Il sistema degli insediamenti è collegato da una viabilità locale che interessa l’intero territorio e costituisce così una rete efficace di percorsi caratteristici. Gli altipiani,  che si susseguono in modo quasi contiguo, sono posti tutti al di sopra dei mille metri e circondati da rilievi tondeggianti che li racchiudono. Costituiscono una delle principali caratteristiche del percorso, immersi in un contesto storico che richiama le vicissitudini medioevali, ma che offrono anche la possibilità di praticare trekking, da un piano all’altro fino all’Incoronata sul monte Nuria  (1888 m s.l.m.). Gli altipiani unitamente ai massicci ed alle pianure rappresentano un’area geografica omogenea, ben definita e circoscritta, sia sotto il profilo geomorfologico che sotto quello storico-culturale e ambientale. Il particolare pregio delle qualità ambientali e naturalistiche ha determinato l’individuazione dell’altopiano di Rascino, dei massicci dei monti Nuria e Duchessa come Siti di Interesse Comunitario (S.I.C.), un riconoscimento a cui possono ambire solo siti naturali che hanno al loro interno valenze ambientali di estremo rilievo. Il paesaggio rurale è caratterizzato dalla presenza di alcune semplici architetture chiamate comunemente “casette”. Questo cordiale diminutivo identifica confidenzialmente delle semplici costruzioni rurali che si possono rintracciare un po’ dappertutto in questa estrema propaggine dell’Appennino centrale. Elementari dal punto di vista costruttivo, scurite dal sole e dalla pioggia, le casette rappresentano un elemento inscindibile del paesaggio, quasi come delle rocce artificiali. Pietra e legno, calce e mattoni, sapienza e tradizione. Quasi sempre addossate sul fianco di un declivio, ospitavano al piano seminterrato la stalla ed il fienile, al piano superiore una modesta abitazione, spesso un’unica stanza per cucinare, mangiare, stare insieme, dormire. Di fronte alla stalla un recinto di pietra, il “rinchiostro”, localmente il “regnostro”, alto e protetto in sommità da una pietra sporgente abbastanza da dissuadere i lupi che un tempo popolavano queste montagne e che costituivano una vera insidia per il bestiame. Un recente progetto finanziato con fondi europei ha permesso il recupero di questi recinti in pietra e dei fontanili disseminati lungo i tratturi nel comprensorio montano del comune di Fiamignano. 

    Fiamignano

    Salendo dal paese di Fiamignano in direzione della montagna e seguendo la strada panoramica che nel veloce salto di quota offre suggestivi scorci verso la sottostante vallata, si raggiunge in pochi minuti il valico di S. Angelo, a 1360 m s.l.m.. 

     
    Altopiano dell'Aquilente e laghetto della Petrella
    Petrella Salto

    Lasciato alle spalle il Valico di S.Angelo dopo un rapido salto di quota si giunge all’altopiano dell’Aquilente il primo della serie di altipiani che si susseguono nell’itinerario. 

     
    Fiamignano

    Quello di Rascino (1150 m s.l.m.) è il più esteso ed articolato tra gli altopiani dell’arco montano. Nell’ampia e assolata superficie viene coltivata la celebre Lenticchia di Rascino, divenuta recentemente Presidio Slow Food per le eccezionali caratteristiche. 

     
    Fiamignano

    Lasciandoci alle spalle Rascino con circa 30 minuti di cammino raggiungiamo l’altopiano di Cornino (1250 m s.l.m.). Il panorama che si scopre dinanzi agli occhi una volta superato il valico è quasi alpino. 

     
    Borgorose

    Tornando a valle dall’Altopiano di Rascino incrociamo l’ampia e leggera arcata del Ponte del Faggio che ci immette nell’antica via romana Amiternina in direzione L’Aquila. 

     
    Montagne della Duchessa
    Borgorose

    La Riserva Naturale Regionale "Montagne della Duchessa" ha una superficie di oltre 3.540 ha, caratterizzata in larga parte da un territorio montuoso, a morfologia aspra e selvaggia, dominato dal massiccio del Monte Morrone (2141 m s.l.m.) e dai contrafforti rocciosi del Murolungo (2.184 m s.l.m.). 

     
    Borgorose

    Ultima tappa dell’itinerario, il borgo di Cartore, unico villaggio all’interno della Riserva Naturale “Montagne della Duchessa, è raggiungibile attraverso una comoda strada che parte dalla Provinciale per S.Anatolia-Torano. 

     



              
        PROVINCIA DI RIETI


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