A.P.I. - Salto Cicolano
Legge 40
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    Salto Cicolano: itinerari da scoprire nel centro d'Italia

     

    Le terre di confine
    Viaggio alla ricerca del medioevo nella Valle del Salto


    Lago del Salto (da Rocca Vittiana)
    Un tuffo nel passato più o meno recente è quanto propone l'itinerario Le terre di confine. Partendo da Fiamignano, l'invito è quello di respirare la bellezza di alcuni centri storici che esenti da improvvidi interventi che non hanno alterato il tessuto medievale, si presentano come centri fortificati ed incantevoli borghi tutti da scoprire. L'identità culturale dell'intero territorio appare ed è definita dalle particolarità che emergono dagli stessi centri. La storia del Cicolano nonostante la povertà della regione, collocata tra impervie montagne e da sempre configuratesi con insediamenti umani frazionati, è stata ricca e varia. Per aver un concetto sia pur fugace dell'importanza del popolo degli Equi, antichi abitanti del territorio del Cicolano, basterebbe ricordare che Plinio ne faceva arrivare il loro territorio originale fino al di là di Tivoli con 41 città importanti, tra cui Cliternia, Vesbola, Suna, Nersae e Tioria. L'ubicazione delle quali è attestata da molteplici ritrovamenti archeologici (vedi i. arch.). D'altra parte se i reperti di epoca classica sono numerosi e notevoli, nonaltrettanto ricche sono le fonti storiche che parlano del Cicolano, se si eccettuano gli accenni che di esso fa Dionigi di Alicarnasso, Diodoro Siculo e Virgilio. La citazione di Virgilio attesta l'attività delle genti equicole cioè caccia e rapina e dà un quadro realistico di quello che era il popolo equo. Ma quali che furono le vicende equicole dell'antichità il Cicolano attuale affonda le sue origini umane e sociali nel Medioevo. Infatti, scomparsi assai presto i centri romani, le popolazioni si sparsero sull'onda delle invasioni saracene e normanne dei secoli X e XI, cominciarono a nascere e si affermarono i centri incasellati, le cui rovine rappresentano il cuore di questo percorso, tanto che verso la fine del secolo si potevano contare circa trenta castelli, numerose erano anche le parrocchie e i monasteri facenti parte della diocesi di Rieti. Ed è proprio nel medioevo feudale, affermatosi dopo la presenza attiva dei monaci Benedettini che nasce la storia di questa terra, che fa sentire ancora oggi i suoi effetti nella tradizione varia e multiforme delle genti che la abitano. Le famiglie dei Mareri e dei Colonna furono le protagoniste della storia del Cicolano fino alle soglie del XVII secolo. Nei secoli XVII e XVIII il territorio conobbe uno sviluppo demografico notevole che portò l'espansione dei centri maggiori come Petrella, Fiamignano e Borgocollefegàto (oggi Borgorose) ed in misura minore Borgo San Pietro. Il secolo XIX, che per il Cicolano come per tutto il regno si apre con la fine del feudalesimo è denso di avvenimenti: adesione all' Unità d'Italia e fenomeno del Brigantaggio, quest'ultimo interessò l'intero territorio dal 1860 al 1867, e, vide nella zona, particolarmente attiva la massa popolare, tesa a non criminalizzare i briganti che si reinserivano nel conteso sociale contadino, nei periodi in cui non erano impegnati in azioni di brigantaggio. Ne è testimonianza la sopravvivenza nella letteratura orale locale, del racconto dei briganti, vivo ancora oggi nella memoria degli ultimi anziani narratori. Nel 1915 un terremoto cancellò gran parte dei territori di S. Anatolia, Borgorose, Oiano e Petrella Salto e Fiamignano. Alcuni centri come Collefegàto scomparvero del tutto, altri furono ricostruiti cambiando totalmente fisionomia. Nel 1927 il Cicolano entrò a far parte della nuova provincia di Rieti, poi venne la guerra ed il fascismo accettato supinamente dagli abitanti della zona. Nel 1940 la costruzione dell'invaso idroelettrico del Salto sommerse i paesi di S.Ippolito, Fiumata, Teglieto, Borgo San Pietro, ricostruiti più a monte. Poi vi fu l'avvento della seconda guerra mondiale, il secondo dopoguerra con l'industrializzazione che seguì segnando l'inizio di uno spopolamento dovuto alla fuga di forze giovani verso la città. Oggi, molti paesi sono spopolati o abitati per lo più da anziani, ma nei fine settimana e nel periodo estivo la zona si riempie di gente e comincia a muovere i primi passi verso l'offerta di un turismo di qualità.

    L'itinerario in sintesi.

  • PARTENZA: Fiamignano

  • ARRIVO: Cenciara

  • Km PERCORSI: 80 Km circa

  • TEMPO DI PERCORRENZA: 2 giorni

  • PERIODO CONSIGLIATO: Tutto l'anno

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